IO E LA MATEMATICA

Il mio rapporto travagliato con la matematica è cominciato tanti tanti anni fa…non avendo frequentato la Scuola Materna il mio primo approccio con i numeri è cominciato in prima elementare; purtroppo però mi ritrovai come insegnante una maestra alquanto strana che incuteva in tutti noi alunni molta paura e allo stesso tempo era vista come un po’ ridicola!!Paura forse per l’aspetto fisico e perché al contrario delle altre maestre perdeva molto presto la pazienza con noi piccoli alunni.;
ridicola per quel suo modo di fare: ci trattava come piccoli imbranati e si alterava quasi se dicevamo “addizione” al posto di “la più” o “sottrazione” al posto di “il meno”!
Passarono cinque anni e le ore di matematica proprio non riuscivano a piacermi.
La cosa continuò anche alle medie e alle scuole superiori e sempre a causa di insegnanti incompetenti che non riuscivano nè a farmi capire la matematica, creandomi solo tanta confusione in testa, nè a trasmettermi una passione: la materia era trattata da loro con distacco, come se fosse solo un peso gigante da insegnare!!
Eppure erano stati loro a scegliersi la facoltà universitaria!!
Questo contribuiva sempre più a farmi provare astio verso la materia poiché mi era molto difficile studiarla e non vedevo il motivo per fare così tanta fatica!
Non mi rendevo del tutto conto che il mio odio verso la matematica non era per la materia in sé ma per chi me la insegnava ( o faceva finta di insegnarmela): era come se queste persone mi avessero tolto un diritto, quello di imparare una cosa bella e affascinante!
Se cercavo di farmi aiutare da qualcuno di esterno CAPIVO la matematica mentre a scuola, per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a seguire il professore!
L’unica nota positiva a riguardo mi veniva da due insegnanti di matematica, madre e figlio, ai quali spesso ricorrevo quando proprio non riuscivo a capire un determinato argomento...loro, gente semplice, di campagna, hanno cominciato con semplici parole a farmi intuire che poteva esserci qualcosa di positivo anche nella matematica!
Quando loro mi spiegavano regole e teoremi come per magia entravano nella mia mente e avevano un senso; al contrario delle pesanti ore di matematica, era un piacere andare da loro; non era la matematica che cambiava ma erano loro che riusicivano a trasmettermi una loro passione a cui stavano ( e continuano tutt’ora) dedicando la vita; mi facevano capire che poteva esserci qualcosa di interessante e se anche ormai il rapporto con il mio professore era compromesso, una scintilla positiva era stata accesa…
Inoltre mi ero ormai convinta del fatto che gli insegnanti sono fondamentali per far amare qualcosa ad un ragazzo grazie alla mia esperienza: e così, decidendo di iscrivermi a Scienze della Formazione Primaria per fare la maestra della Scuola Primaria avevo ben presente questa mia conclusione.
La vocazione per l’insegnamento è una cosa lontana ma sicuramente è stata alimentata anche da queste esperienze, sia positive che negative!
Sono contenta che finalmente dopo una partenza disastrosa il mio rapporto con la matematica stia migliorando sempre più.
Ed è proprio per questo che soprattutto ora che sto scoprendo un modo nuovo e divertente di fare matematica voglio approfondire la cosa per poter diventare una maestra che sappia far amare tutto ciò che di interessante c’è nella vita, compresa la matematica!!