Eccomi di nuovo!!!

Ciao a tutti!
Finalmente posso continuare il mio blog…ma questa volta vi parlerò di….GEOMETRIA!!
Voglio cominciare però raccontandovi il mio rapporto con la geometria…
Ho incontrato la geometria molto presto nella mia vita: già dai primi anni di vita mi piaceva giocare con i cubi, con le figure ad incastro, con le costruzioni. Ricordo che ero molto affascinata dei percorsi con le macchinine. Ricordo anche che ho passato un periodo abbastanza lungo a cercare di identificare come “quadrato” o “cerchio” tutto ciò che vedevo dopo aver imparato i nomi di queste forme. Dal punto di vista scolastico non sono mai stata tanto “amica” con la geometria: la mia maestra dedicava poco tempo allo studio di questa ,materia preferendo la matematica e le scienze naturali e per questo non ho sviluppato una particolare affinità. Ricordo però che durante gli ultimi anni delle elementari passavo ore e ore a disegnare piante viste dall’alto di scuole, case e camerette per bambini e per questo mi sbizzarrivo con righelli e squadre; in quel periodo pensavo addirittura che avrei potuto fare la geometra; non sono mai stata brava a disegnare a mano libera ma avrei disegnato per ore con squadra e righello solo per il gusto di disegnare quelle forme che in modo ordinato andavano a creare stanze, case. Il rapporto con la geometria scolastica in realtà non è mai migliorato e, anzi, le ore di questa materia risultavano essere sempre molto pesanti per me. A peggiorare le cose ci si è messa la tecnica: alle scuole medie, l’approccio con questa nuova materia è stato pessimo poiché il nostro professore non faceva altro che farci ripetere tavole sempre uguali e portandoci a considerare la materia molto noiosa; probabilmente proprio per questo la mia probabile futura carriera di geometra non ha avuto seguito e al momento di decidere la scuola superiore ho optato per il socio psicopedagogico per inseguire il mio perenne sogno: fare la maestra.Crescendo ho incontrato le forme non solo a scuola: per esempio ho imparato ad apprezzare l’arte attraverso la geometria. Ad esempio nell’architettura: dalle grandi cattedrali ai palazzi e tutto grazie ai miei amici architetti che mi trasmettono la loro passione; anche nella pittura: forme e diagonali aiutano a capire meglio cosa un artista vuole dirci con il suo quadro. Dopo aver rivisto il mio rapporto con la geometria nel corso degli anni, penso alla mia futura professione: spero di poter insegnare questa materia ai miei futuri alunni cercando di far vedere a loro tutta la bellezza che c’è, non limitandomi ad insegnare i nomi delle figure o le formule, ma cercando di far apprezzare la geometria nella sua totalità e cercando di far capire ai bambini la sua utilità nella vita di tutti i giorni.
La grande scoperta è appunto, che la geometria non è una materia astratta e puramente scolastica ma utile per vivere e molto concreta.